Cosa vedere
Quando si pensa ad una meta per le vacanze, oppure semplicemente per passare un week-end, ci auguriamo che fra le varie opzioni venga considerata una delle regioni più incontaminate e affascinanti d’Italia: la Basilicata.
Quest’incantevole pezzo di terra racchiuso tra Puglia, Campania e Calabria merita veramente di essere visitato e vissuto in tutte le sue sfaccettature.
Se vi siete mai chiesti cosa vedere in Basilicata, piccola regione ma con un grande potenziale a livello storico, tradizionale e culturale, di certo avete sicuramente pensato o sentito parlare di Castelmezzano e Pietrapertosa.
Sono due comuni situati nel cuore della regione, esattamente sulle vette delle “Dolomiti Lucane” la cui altitudine va dagli 870 ai 1090 metri sul livello del mare, ove è possibile godere di ottimi paesaggi adatti ad essere esplorati lungo panoramici percorsi e sentieri.
Entrambi i comuni fanno parte della provincia di Potenza, hanno poco meno di 1000 abitanti e, pensate, nella lista dei borghi più belli d’Italia appartengono sia Castelmezzano che Pietrapertosa.
Castelmezzano e Pietrapertosa sono anche noti per l’emozionante esperienza del Volo dell’Angelo, dove è possibile percorrere più di un km e mezzo sospesi nell’aria a 400 metri d’altezza lungo un cavo d’acciaio fissato tra le rocce.
Cosa vedere a Castelmezzano
Castelmezzano è il paradiso per chi cerca una destinazione lontana dalle rotte del turismo di massa, dove vivere una vacanza autentica a contatto con la natura e con gli stili di vita degli abitanti del posto.
Fondata tra il V e il V sec. a.C., Castelmezzano racchiude all’interno del suo nome molta della sua storia.
Fu proprio grazie all’insediamento dei Normanni, i quali costruirono un grande castello in mezzo ai 2 comuni di Pietrapertosa e Brindisi Montagna, che questo piccolo borgo prese nome “Castrum Medianum” (Castello di Mezzo).
Ancora oggi è possibile trovare qualche resto delle mura della costruzione.
Tra i monumenti e i luoghi di culto più interessanti di questo piccolo e interessante paese, possiamo vedere la “Cappella del Santo Sepolcro”, la “Cappella della Madonna dell’Annunziata”, la “Cappella di San Marco”, la “Cappella di Santa Maria Regina Coeli” e la “Chiesta Madre di Santa Maria dell’Olmo”.
Quest’ultima, anche se non si è ancora certi della sua data di edificazione, nel corso degli anni ha subìto varie modifiche a livello strutturale, ma rimane, nonostante tutto molto affascinante e suggestiva.
Per gli appassionati di sport a contatto con la natura, Castelmezzano offre numerose opportunità di svago: escursionismo con percorsi attrezzati, passeggiate, trekking, mountain bike, cicloturismo, turismo equestre, pesca oppure arrampicata sportiva sulle rocce con pareti attrezzate.
Molto interessante è partecipare alle feste e agli eventi legati alla cultura e tradizione locale, come il falò del Sabato Santo, la Sagra della Quagliata, la Festa del Majo o la Sagra della Cuccìa.
I piatti tipici di Castelmezzano sono frutto delle tradizioni culinarie della Basilicata e i prodotti tipici provenienti dalle Dolomiti Lucane.
Alcuni piatti tipici di Castelmezzano sono:
- Gli Strangolapreti con ricotta e menta;
- Il capretto con spezie e patate alla brace;
- U Cuttiridd, un piatto pastorale a base di carne di pecora, verdure, funghi, patate e cipollette;
- I cardi con le uova;
- La pecora nel coccio;
- La “sauze’z” (un tipico salame sia dolce che piccante);
- La “Pizzatl”, la focaccia tipica di Castelmezzano;
- Il calzone di erbetta;
- Le “Crostl” dolci tipici a base di miele.
Cosa vedere a Pietrapertosa
Pietrapertosa è un paesino di circa mille abitanti costruito su una roccia.
Il nome deriva da “Pietraperciata” ovvero pietra forata, per via di un foro o di un avvallamento che si può osservare dall’altitudine del posto.
La sua costruzione viene stimata circa dal VIII sec a.c. e venne appunto costruita sulla roccia per essere fortificata da eventuali attacchi.
Tra i principali e più importanti abitanti e soprattutto conquistatori vi furono i Greci, i Longobardi, i Bizantini, che fecero diventare Pietrapertosa uno dei luoghi più combattuti e strategici della Basilicata (o dell’antica Lucania come veniva chiamata prima dell’attuale denominazione).
Pietrapertosa possiede importanti luoghi d’interesse.
Tra le varie Cappelle e Chiese, troviamo per esempio la “Meridiana di Pietrapertosa”, una struttura caratteristica che contraddistingue questo magico borgo: infatti nella parte frontale è riportata una parte del vecchio paesaggio che nell’antichità si poteva osservare dal paese.
Nonostante sia piccola, a livello architettonico Pietrapertosa non delude assolutamente, anzi gli abitanti vantare di possedere il Castello Normanno-Svevo, risalente all’epoca dei Romani e che si trova proprio nella parte più alta della cittadina.
Non essendo una struttura religiosa come le precedenti, il Castello aveva un ruolo militare, in quanto veniva usato prevalentemente per gli avvistamenti nemici dall’alto: difatti a uno sguardo particolarmente attento e curioso non sfuggirà la presenza di una postazione di guardia.
Molto interessanti anche le bellezze naturalistiche di Pietrapertosa, tra picchi dolomitici, grotte, torrenti che scavano il fondovalle e il Bosco di Montepiano.
Alcune feste ed eventi locali sono il taglio del Mascio, l’evento “Sulle tracce degli Arabi” e la Festa di Santa Lucia.
Come per Castelmezzano, anche i piatti tipici di Pietrapertosa sono un mix tra tradizioni culinarie lucane e prodotti tipici delle Dolomiti Lucane.
Alcuni piatti tipici di Pietrapertosa sono:
- Le beccacce ripiene;
- La frittata di lampascioni;
- La Rafanata: una specie di frittata a base di uova, rafano e formaggio;
- La Pancia Ripiena;
- I ravioli di ricotta con sugo di funghi cardoncelli;
- La Pastorale o Cutturidd;
- I maccheroni con mollica fritta e noci.
Pietrapertosa e Castelmezzano: curiosità
Quando si sentono nominare i due paesi, specialmente insieme, non si può non pensare al cosiddetto Volo dell’Angelo, una pratica sportiva o di svago, come la si potrebbe definire, che consiste in un passaggio volante da un paese all’altro attraverso un cavo di acciaio molto robusto e una imbracatura.
Si parte da una stazione di volo e si arriva all’altra per via aerea, percorrendo 1450 metri e toccando la velocità di circa 120km/h, un’attrazione mozzafiato che nel periodo estivo i visitatori possono tranquillamente provare (sempre se il fisico e il coraggio lo permettono).
Se il Volo dell’Angelo vi lascia perplessi e intendete trascorrere una vacanza più rilassante evitando le emozioni forti, uno dei modi per farlo è senza dubbio darsi alla buona cucina, gustando i numerosi e vari piatti tipici lucani.
Dal punto di vista gastronomico la Lucania infatti sa regalare grandi soddisfazioni: facendo un salto per le vie dei borghi di Castelmezzano e Pietrapertosa troverete cucine e ristorantini a conduzione familiare, dove i proprietari vi accoglieranno con la massima gentilezza offrendovi i deliziosi piatti tipici locali come i “cavatelli con mollica di pane” o i “cutturiddi” o le famose “patate raganate” e tante altre delizie.
La più grande soddisfazione probabilmente è data dalla bellezza della natura che circonda i due paesi: fermandosi almeno un giorno, anche i viaggiatori più esperti che hanno esplorato numerose bellezze italiche e non, rimarranno incantati da ciò che vedranno, conservando per sempre nel loro cuore per sempre una piccola parte di Castelmezzano e Pietrapertosa.