Melfi, città antica dalla nascita misteriosa
Melfi o “Mèlfe” per dirlo in dialetto lucano, è un piccolo comune della Basilicata che si trova in provincia di Potenza. Cittadina incantevole di aspetto medievale, è costituita da un centro storico affascinante che si contrappone alla zona industriale periferica, sede di importanti aziende tra cui una fabbrica automobilistica del gruppo FCA.
Uno degli aspetti più interessanti della storia di Melfi è la sua origine. Sono molti i pareri discordanti sulla datazione e da chi realmente fondò questa stupenda città.
Da una parte c’è chi ritiene gli antichi greci i responsabili, in netta contrapposizione con chi sostiene che alcune famiglie dell’impero romano, dopo svariate peripezie, finirono con l’insediarsi nell’area del Vulture portando alla nascita di Melfi.
La certezza è che già al tempo del neolitico l’area melfese era abitata, per poi espandersi acquistando sempre maggior importanza dopo la caduta dell’impero romano grazie all’occupazione bizantina prima e longobarda poi,
Il vero cambiamento fu con l’avvento dei Normanni che portarono Melfi ai suoi massimi splendori;ai Normanni succedettero gli Svevi e successivamente gli Angioini, poi spodestati dagli Aragonesi.
Quando Melfi passò sotto il controllo degli Asburgo e dei Borboni si susseguirono secoli di declino. La storia trascorse veloce tra insurrezioni civili, epidemie di peste, guerre e catastrofi naturali, come il terremoto del 1851.
Melfi è protagonista anche durante tutta la storia del Regno di Italia e nel periodo fascista. Il terremoto del 1930 e i bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondiale, sono gli ultimi atti di violenza subiti da una città che oggi si mostra in tutto il suo splendore.
Perché visitare Melfi: arte,natura,storia
Se siete amanti della storia, dell’architettura e della natura, Melfi è una città che non può mancare tra le destinazioni dei vostri futuri viaggi.
Città piccola, ma a tutti gli effetti uno scrigno ricco di bellezze culturali e naturali da scoprire: monumenti, palazzi, castelli, tutti lasciti delle innumerevoli etnie che nel corso dei secoli si sono insediate nel territorio sono il fiore all’occhiello di questo borgo incantato, che regala magia a partire dalla splendida e unica cinta muraria con i torrioni di avvistamento, che circonda interamente la città.
La principale attrazione turistica è senza dubbio l’imponente castello di origine normanna, che ospita al suo interno il Museo Archeologico Nazionale del Melfese.
Si possono osservare reperti del VII-III secolo a.C e soprattutto il bellissimo Sarcofago di Rapolla, un’opera in marmo realizzata in Asia Minore nel II secolo.
Il castello è situato a pochi passi dal monte Vulture, costruito su una collina che domina dall’alto tutto il territorio circostante e ponendosi a guardia della città.
Realizzato dai normanni fu poi preso come residenza da Federico II di Svevia. Proprio all’interno del castello furono promulgate le Costituzioni melfitane, la più grande opera legislativa di epoca medioevale. Il castello è costituito da otto torrioni tra cui la Torre dell’Orologio.
Sempre per rimanere in tema, non si può non visitare il Castello di Lagopesole a pochi chilometri da Melfi. Era la residenza di caccia di Federico II.
Costruito sulla sommità di un promontorio domina con le sue quattro torri, il piccolo centro di Castel Lagopesole. Durante l’estate è possibile assistere allo spettacolo Il mondo di Federico II che, attraverso effetti speciali e proiezioni, narra la vita e gli amori del sovrano svevo.
La Cattedrale di Santa Maria Assunta è un altro monumento da non perdere.
Dell’edificio costruito nel 1153 dai normanni rimane solo il campanile, il resto risale al XVIII secolo e si rifà ad uno stile barocco.
La sua particolarità è proprio il contrasto tra i due stili architettonici di epoche differenti. L’interno con le tre navate e il soffitto a cassettoni dorati è semplicemente spettacolare.
Gli amanti della natura troveranno pane per i loro denti. L’area del Vulture è uno dei luoghi più belli dal punto di vista paesaggistico di tutta la terra lucana. Il terreno di origine vulcanica da vita ad una vegetazione fitta e rigogliosa.
Incastonati in questo splendido scenario, si trovano i Laghi di Monticchio e Riserva Regionale, che sorgono al posto del cratere del vulcano spento Vulture. A fare da sfondo ad un paesaggio da favola c’è l’Abbazia di San Michele, proprio costruita sui fianchi del cratere.
Nei boschi si potranno fare escursioni a piedi, a cavallo ma anche in moto o in bicicletta. Un paradiso per gli amanti del trekking e del moto e ciclo turismo. Tutte le stagioni sono ideali per visitare questi territori. D’inverno quando cade la neve è possibile effettuare splendide escursioni con le ciaspole.
I sapori del borgo: cosa mangiare a Melfi
Per gli amanti della tavola e dei sapori tipici ricordiamo che anche dal punto di vista gastronomico Melfi ha tanto da offrire.
Spesso piatti semplici di origine contadina, le prelibatezze melfitane sono adatte a tutti i palati.
Primi piatti ( Strascinati con ricotta, Tagliatelle e ceci, Tagliatelle con fave secche, Fusilli con salsiccia etc. ), secondi di carne ( Pecora a cutturid , Agnello con funghi cardoncelli, Soffritto di maiale con peperoni all’aceto etc.) e di pesce ( Baccalà alla trainera), piatti vegetariani ( Acquasale, Focaccia di cipolle, Patate lesse con peperoni secchi e olive nere, Peperoni, zucchine e uova etc.) e infine per i golosi che vogliono finire in bellezza il loro pasto anche dolci gustosissimi ( Chiacchiere, Pastiera, Pettole etc.)
Se – come ci auguriamo – vi è venuta l’acquolina bocca, ecco un ulteriore buon motivo per visitare questo splendido borgo.